lunedì 4 ottobre 2021

[Pnp, carta&penna, fai da te] Mu Torere e Shisima


Mu torere e Shisima sono due giochi astratti per due giocatori con parecchie similitudini, ma giocati in un due posti del mondo piuttosto distanti: il primo fa parte della tradizione maori della Nuova Zelanda, il secondo è keniota.

Shisima

Il gioco simula il movimento degli insetti su una superficie d'acqua (lo Shisima, cioè il centro della scacchiera). 
La scacchiera di partenza è ottogonale (io me la sono fatta cucire dalla nonna Lulù su un pannolenci a forma di stella a 8 punte). Ogni giocatore ha 3 pedine (sassi, foglie, pigne, tappi, grette....), posizionate all'inizio adiacenti tra di loro e opposte all'avversario (vedi prima foto di questo post).
Lo scopo è riuscire a fare un tris (con una delle pedine sullo Shisima).
Il movimento può essere solo: dal centro a una punta, da una punta al centro o da una punta a una punta adiacente.
Non si possono saltare caselle o pedine.

Durante un'intervento fatto in una mia classe, il giornalista e autore di giochi Andrea Angiolino ci ha spiegato come esista un galateo dei giocatori in determinate culture. Spesso giochi di questo tipo venivano usati nelle tribù per stabilire chi dovesse diventare il nuovo capo: quindi non il più forte, ma il più saggio! Inoltre è grande maleducazione dire frasi come "ho sbagliato la mossa!" o peggio ancora "ho perso perché ho sbagliato mossa" : viene sminuito l'avversario, che in pratica vince non per suo merito, ma per nostro demerito...

Mu torere

Come nel suo cugino keniota, anche qui troviamo una scacchiera ottogonale, due giocatori che si sfidano ma stavolta con 4 pedine (perepere), poste inizialmente adiacenti tra di loro e opposte all'avversario (non rimangono punte libere). Quindi con la stessa scacchiera si possono giocare entrambi i giochi.
Le otto punte sono dette kewai, il centro della scacchiera (papa takaro) si chiama putahi.
Il movimento, come nello Shisima, può avvenire solo: dal centro a una punta, da una punta al centro o da una punta a una punta adiacente, MA si possono muovere solo perdine vicine a una pedina avversaria! Anche qui non si possono saltare caselle o pedine.
Vince chi per primo riesce ad immobilizzare l'avversario.

Alla prima partita che farete avrete l'impressione che sia un gioco senza fine, ma sappiate che non è cosi, si tratta solo di acquisire un po' di esperienza per capire quali sono le configurazioni vincenti con cui incastrare l'avversario: non demordete!




Il mio PnP:

Per questi giochi ci siamo fatti cucire da mia mamma una stella a 8 punte in pannolenci: in questo modo pieghiamo il gioco e lo portiamo pressoché ovunque, dentro al pannolenci ci stanno comodamente le pietruzze raccolte a Gressoney lo scorso anno, il tutto legato con un cordoncino.

In realtà basta anche un pennarello e un foglio di carta (meglio se a quadretti se volete fare un lavoro più accettabile visivamente) su cui replicare l'ottagono (più facile da disegnare della stella a 8 punte) oppure un gesso se disponete del pavimento giusto!

Entrambi i giochi si imparano in fretta, noi li abbiamo sperimentati a partire dai 5 anni, hanno una durata veramente contenuta (dai 2 ai 10 minuti), sono poco più difficili del classico tris, che ha lo svantaggio di essere un gioco ad informazione perfetta a somma zero, di cui si conosce la strategia vincente, e quindi facilmente si finisce in pareggio.
Questi sono tra i giochi che ci accompagnano sempre durante le vacanze estive!

Lady F Cubetto