mercoledì 12 febbraio 2020

Vagare nel deserto per essere il miglior Tuareg

Finché i bimbi non cresceranno e, si spera si appassioneranno ai giochi in scatola, principalmente giochiamo l'uno contro l'altra. 

[Aneddoto di vita vissuta] Durante la gravidanza di mia moglie, vincevo spesso e volentieri, ma ora che non lo è più, perdo spesso e volentieri... ovviamente "volentieri" è un eufemismo… [vi abbiamo trasmesso: Mai una gioia a casa Cubetto]

Così, quando compriamo dei giochi nuovi, a meno di eccezioni eccezionali, portiamo a casa scatole che riportino la dicitura "da 2 giocatori in su".
Purtroppo molti giochi danno il meglio se giocati in 3 o 4, anche se la scritta "da 2 a n-mila giocatori" che ci attira come il miele con l'orso (e qui casca l'asino).

Ma... lupus in fabula, il dado è tratto, non c'è due senza tre, qui quo e qua… oggi vogliamo parlarvi di quello che è probabilmente il nostro titolo SOLO DA 2 preferito, di cui attendiamo l'espansione in italiano o almeno, come pare sarà, in inglese, che è meglio del duro tedesco.


Targi

Gioco di carte del 2013, edito dalla Kosmos, da 2 giocatori, della durata di un'oretta circa.

Non esistono plance, ma solamente carte ed i meeple, che si piazzano sulle carte in tavola.
Lo scopo del gioco è collezionare carte per ottenere punti vittoria.

All'inizio della partita si piazzano le 16 carte che formano la cornice del "tabellone" e nei 9 spazi interni carte di tipo risorsa o tribali.

In ogni turno, un giocatore alla volta piazza UNO dei suoi tre tuareg su una carta delle carte cornice, tranne sugli angoli, dove si trova il predone o di fronte ad un tuareg avversario già piazzato. 

Conclusa la fase di piazzamento sulla griglia centrale, formata dalle carte risorsa e tribali, in ogni incrocio creato dal piazzamento dei tuareg precedenti si piazzerà un segnalino per evidenziare le carte che si utilizzeranno durante la fase "azioni".
In questa fase, prima un giocatore e poi l'altro, eseguiranno tutte le azioni contrassegnate dai propri meeple.
La partita si conclude quando uno dei due giocatori ha costruito 12 tribali o il predone è arrivato sulla sedicesima carta della cornice.
La meccanica principale del gioco sta nella scelta oculata delle carte centrali in ogni turno, che alle volte fa litigare i due giocatori per aver fregato la carta migliore in quel momento. Altra peculiarità è l'uso strategico del tipo di carte tribali che si acquistano e si piazzano, perché in base a dove vengono dislocate, a fine partita daranno dei punti in più. Inoltre, sempre queste carte, forniscono al giocatore che le rivela delle migliorie in fase di piazzamento o costruzione veramente importanti.
Ho perso il conto di quante volte lo abbiamo intavolato data la sua bellezza e semplicità di regole anche se con un'adeguata profondità.
Serve un espansione? Non so, perché anche così nella sua versione base non abbiamo trovato mai una strategia predominante, perché è molto dipendente dalle carte che vengono rivelate ogni partita e turno.
Sempre diverso e sempre divertente sono gli ingredienti che rendono questo gioco da un ora circa un "must to have" nella propria collezione.
Siete d'accordo anche voi? 



Nessun commento:

Posta un commento