giovedì 24 novembre 2016

Premonizioni e segni del destino: un viaggio mitologico

A settembre i miei suoceri hanno fatto una crociera in Grecia, visitando posti magnifici tra cui l'Oracolo di Delfi. 
Sarà stato un segno, una premonizione? 
Chissà... comunque quest'anno cosa viene presentato di bello ad Essen dove i
nostri amici IzioMan e LadyCaffeina sono andati?
Un nuovo gioco di Feld, il nostro amatissimo ideatore di giochi in scatola.
Evviva! Ci mancava un suo gioco quest'anno.
Così grazie ai nostri amici in loco, non riusciamo a comprare una scatola del gioco, ma addirittura riusciamo ad ottenerla con una dedica e autografo dell'illustre!

The Oracle of Delphi

Gioco del 2016, da 2 a 4 giocatori, durata 60-120 minuti.

Dopo aver letto il regolamento del gioco, mentre simultaneamente i Giullari lo stavano già provando (alla fine loro hanno fatto 2 partite mentre io ho solo simulato una paio di turni), mi rendo conto che Stefanone ha preso tutti i suoi vecchi giochi, ne ha estrapolato un po' di pezzi di qua, un po' di la e ne ha tirato fuori un gran bel giocone.


Infatti l'oracolo sembra il mancala di Trajan, c'è la possibilità di cambiare il risultato di un dado come in Castle of Burgundy, ci sono le carte che danno aiuti come in Bora Bora, la mappa con le navi all'Amerigo, il trasporto delle merci come in Macao, la costruzione dei templi come in Luna. Insomma avrà copiato parti di se stesso, ma l'insieme che ne è uscito è assolutamente vincente.

Un altra domanda che mi è sorta è: ma gli piacerà Asterix? Perché lo scopo del gioco è proprio riuscire a risolvere con successo le 12 fatiche, no, scusate, gli obiettivi ideati dal dio Zeus.

Il gioco è composto da un tabellone modulare dove vengono piazzati i mostri, i templi, le risorse e le terre da scoprire con la navigazione della nostra barchetta, che parte e deve tornare, tipo Ulisse, alla conclusione dei 12 obiettivi, dal Dio Zeus.

Inoltre ogni giocatore ha una propria plancia dove divinare l'oracolo Pithia con i 3 fantastici dadi, la scala per l'ascesa degli Dei verso l'Olimpo per poter invocare i loro effetti, la raffigurazione della nostra barca dove poter caricare le statue e le risorse, l'insieme dei mostri uccisi, le carte che ci daranno aiuti durante le azione ed infine le ferite che ci vengono afflitte dal Titano.

Il gioco non ha una durata in turni fissa, ma si conclude quando un giocatore riesce a risolvere tutti gli obiettivi.

Ma quindi niente insalatona di punti? Eh già proprio così, vince chi finisce prima!

E cosa si può fare in un turno? Un giocatore può navigare nel mar Egeo, esplorare terre, costruire templi e statue, uccidere mostri, curarsi le ferite o aiutare gli Dei a salire verso l'Olimpo.
Il gioco scorre veloce anche perché alla fine di un turno il giocatore deve tirare i dadi per il turno successivo e può quindi prepararsi la mossa successiva (meglio avere anche un piano di riserva), ma sveltisce (e non poco!) il gioco.

L'abbiamo provato sia in due che in quattro. Ovviamente si ci pesta i piedi un po di più, ma l'interazione è molto bassa e quindi ognuno riesce a fare quello che si prefissa. Ecco sembra un bel solitario alla fine, perché ognuno fa la sua strada e cerca di finire prima degli altri gli obiettivi.

Quindi, Stefanone se magari con un espansione ti inventi un modo per ostacolare gli altri renderesti un gioco bello, addirittura quasi perfetto. Tipo il poter attaccare le navi altrui per fargli perdere il carico magari, o dei pirati che trovi in mare ad ostacolarti, o dei mostri marini, Scylla e Cariddi, per dirne due... insomma idee ce ne possono essere. Così oltre ad una bella scatola autografata, ci troviamo anche con un bel gioco. Ora vediamo se lo troveremo ripetitivo o non ce ne stuferemo mai!


giovedì 17 novembre 2016

Piazzamento alla americana

Ciao eccoci di ritorno da Lucca, con ancora il gusto dello spezzone di partita a Sçythe in bocca.
Siamo riusciti a provarlo domenica, prenotando il tavolo circa un'ora prima, assieme a IzioMan, LadyCaffeina e Fabio (Giochi e Giocatori).
Il dimostratore si è rivelato all'altezza del titolo. Ottimo il gioco e gran spiegatore il ragazzo, infatti sin dal primo turno padroneggiavamo le azioni possibili.
Dopo aver giocato qualche turno (circa un'ora di gioco) avevamo collezionato uno, o al massimo due, degli obiettivi che fanno scattare la fine della partita, ma la voglia di vedere come sarebbe finita era rimasta lì, insoddisfatta.

Così il lunedì di ritorno, sentiamo IldocHMD79, che lo aveva ricevuto da qualche settimana da KS (ma quante ne sa, che occhio lungo che ha avuto), e gli proponiamo di spiegarglielo in cambio di una partita completa.

N.d.r.: LadyCubetto è tornata afona e forse con una leggera febbre, ma alla possibilità di poter giocare un'intera partita, si ingolla una Tachipirina 1000 ed è della serata!

Ore 20.45 siamo a casa sua e dopo 5 minuti, mentre IldocHMD79 mette a nanna i suoi due splendidi pupi, noi defustelliamo e prepariamo il setup.

Sçythe

Gioco del 2016, di Jamey Stegmaier, da 1 a 5 giocatori (per ora, perché ci sono già due altre fazioni sulla mappa), edito in italia da Ghenos Games. Le edizioni GG e KS differiscono per la dimensione della mappa e le miniature dei personaggi (in resina anziché in plastica).

Il gioco è composto da un tabellone centrale raffigurante la mappa degli esagoni da esplorare, che danno diverse risorse (legno, petrolio, grano e metallo), le carte combattimento, i tracciati della potenza militare e della popolarità, gli obiettivi raggiungibili, le carte fabbrica, le carte evento ed un bonus finale diverso da partita a partita.

Ogni giocatore ha due plance: una identifica la propria fazione e l'altra le azioni disponibili (stesse azioni ma in diverse posizioni per ogni giocatore). Inoltre, nel proprio colore, ognuno ha un personaggio relativo alla fazione, 4 mech, meeple/lavoratori (queste tre categorie sono tutte diverse da giocatore a giocatore, sia fisicamente che come abilità), cubetti e 4 cilindri. 

Insomma di roba ne possiamo trovare tanta in questa scatola!

Ma chi vince e quanto dura? 
Iniziamo con la seconda domanda, il gioco si conclude quando un giocatore riesce a raggiungere 6 obiettivi tra i 10 proposti.
Per vincere bisogna aver guadagnato più soldi degli altri.

Si parte con il proprio personaggio e due meeple piazzati sul tabellone. Ad ogni turno un giocatore può scegliere una sola azione della propria plancia, che deve essere diversa da quella precedente. 
Le azioni possibili sono 8 e divise in 4 blocchi. Ogni blocco ne contiene due (una sopra e una sotto) e nel turno se ne può eseguire una o tutt'e due, se si hanno i requisiti.
Le azioni nella parte alta della plancia sono:
Muovere: spostare i proprio segnalini (il bello è che i lavoratori possono portarsi dietro le risorse prodotte e i mech possono portarsi dietro anche i lavoratori).
Commerciare: prendere due risorse, anche uguali, e piazzarle vicino ad un proprio segnalino.
Produrre: si possono produrre risorse in esagoni diversi in base a quanti lavoratori si hanno nelle zone di produzione scelte.
Guadagnare: ottenere monete o punti militari.

Mentre nella parte bassa, troviamo le azioni che necessitano di risorse per poter essere attivate:
Aumentare gli sviluppi: è possibile aumentare il potere di un'azione della parte alta e contemporaneamente ridurre il costo di una di quelle della parte bassa, spostando un cubetto da sopra a sotto;
Creare Mech: produrre un mech a propria scelta (ogni mech dà un abilità diversa al giocatore);
Costruire un edificio: si colloca sulla mappa un edificio che dà dei benefici;
Arruolare: aumentare il livello delle proprie armate, ottenendo benefici permanenti.

Muovendosi è possibile ottenere carte fabbrica (che danno la possibilità di avere un'azione ulteriore), carte evento (che danno dei bonus) e incontrarsi/scontarsi con gli avversari.
Se si incrociano dei meeple avversari, li si rimanda a casa, perdendo in popolarità, ma accaparrandosi le eventuali risorse, mentre se si incontrano Mech o gli altri personaggi si scatena il combattimento. Ogni giocatore segretamente decide quanti punti militare giocare (max 7 - verranno persi in ogni caso a fine combattimento, sia in caso di vittoria che di sconfitta) sommati a quelli eventualmente di una carta combattimento: chi ha il punteggio maggiore vince, rimandando sulla plancia eventuali mech avversari e sulla zona di partenza l'eventuale personaggio presente. Come prima, le risorse rimangono legate all'esagono.

Tra combattimenti, esplorazioni, produzioni e costruzioni, appena si risolvono 6 obiettivi il gioco, come detto, si conclude e si contano i soldi!

Ho rispiegato Scythe ad IlDocHMD79
"esattamente" (beh più o meno...) come ha fatto il ragazzo in fiera e infatti anche lui sin da subito ha avuto chiare le meccaniche di gioco.
Ogni turno è facile capire cosa si possa fare e il susseguirsi delle azioni da intraprendere. Ovvio che gli avversari potrebbero modificare la strategia durante la partita, ma si riesce sempre a fare qualcosa di utile ai propri fini.
Noi lo abbiamo provato sia in 5 che in 3, mentre amici l'hanno testato anche in 2. Ed ogni volta il gioco non ha perso la sua bellezza e le sue peculiarità.
Una cosa enormemente interessante è che nessuno può (se non è che proprio lo si vuolerimanere fuori dal gioco e guardare gli altri giocare. Infatti durante la partita a 3 sono stato militarmente maltrattato e bistrattato da tutti, rilegato nel mio territorio senza aver possibilità di espandermi, mentre loro viaggiavano da una parte all'altra della mappa, ma seppur costretto e avendo risolto solo 4 obiettivi a fine partita sono riuscito a vincere!
Le plance, nonché le fazioni, hanno poteri e capacità diverse che rendono il gioco ancor più vario.


NB Due obiettivi sono "vincere un combattimento": potenzialmente si può giocare un'intera partita anche senza combattere o combattendo sempre, dipende dalla compagnia ludica!

Gran bel gioco, IldocHMD79 gli ha dato un 8,5 e mi trovo concorde con lui. Forse uno di quei titoli che bisogna avere in collezione.



venerdì 11 novembre 2016

Topotì, topotà, Viva Topo!

Rieccoci a parlare di giochi per i Cubetti. Bisogna cercare di plasmarli sin da piccoli, poi prenderanno la loro strada, ovviamente, però...
Una mia collega con Cubet.. ah, no, figli più o meno della stessa età dei miei, ha comprato, dopo una lunga ricerca, un titolo davvero niente male.

Viva Topo!

Gioco del 2002 di Manfred Ludwig. Da 2 a 4 giocatori, dalla durata di circa 20 minuti. 
Su un tabellone circolare ogni giocatore gestisce 4 topolini colorati in legno - moooolto carini - che devono scappare dal gatto e cercare di raggiungere le tane con il formaggio. 

Ogni tana ha dei pezzi di formaggio, che differiscono per il numero di fette di cui sono composti. 
Ad ogni turno un giocatore tira un dado e muove un topolino e/o il gatto a seconda del risultato.
Una volta che tutti i topi si sono rintanati nei loro rifugi, oppure sono stati mangiati dal gatto, il gioco termina e si contano le fette di formaggio recuperate.

Il gioco insegna ai cubetti a rispettare il turno di gioco, a contare gli spazi, valutare quale topolino muovere e capire quando è il momento migliore per infilarsi in una tana, visto che il numero di formaggi è limitato e che il gatto avanza con passo diverso a seconda del giro (primo giro di casella in casella, secondo giro di due in due).
I nostri piccoli cubetti si sono molto divertiti, soprattutto quando usciva il gatto sul dado e potevano muovere due animali. Ammetto che anche mamma e papà si sono divertiti con questo giochino! Promosso!

Facendo riferimento alle foto sparse per il web, mi sento di dire che la versione (gialla) francese è graficamente migliore di quella (verde) italiana (basti confrontare il sito philibertnet.com con un qualunque italiano, uplay.it per esempio)


PS: Caro Izioman, no, non esiste una versione rosa dal titolo Viva Topa ...

martedì 8 novembre 2016

Una due giorni da sposini... al Lucca Comics 2016

Ciao a tutti, eh si avete letto bene il titolo, da sposini! Perché abbiamo portato i cubetti dai nonni e poi siamo scappati due giorni a Lucca per immergerci nelle fiera del gioco, ah sì, dimenticavo e del fumetto!
Partenza il sabato pomeriggio destinazione Massarosa, sì, ok, lo so che c'è un locale famoso per gli addii al celibato, ma avevo trovato un fantastico agriturismo proprio lì, e quindi....


Arrivati, la signora Mariangela ci ha subito coccolati lasciandoci la scelta tra le camere disponibili e consigliandoci un'ottima trattoria.
Quindi chiamiamo i nostri amici di sempre IzioMan e LadyCaffeina, già attivi dal sabato mattina, e ci vediamo per cena.
Dopo esserci abbuffati ci salutiamo dandoci appuntamento il giorno dopo al padiglione dei games.
Grazie al cambio d'ora e alla notte senza pupi, siamo talmente rigenerati che alle 7:30 (ora vecchia) siamo in piedi e pronti per la mega colazione che la signora ci aveva preparato.

Finito lo strafogo ci avviamo verso Lucca. Anche qui la, signora si rivela una grande Ospite e ci indica una strada semideserta, facendoci arrivare a 500 metri dalle mura: il padiglione dei giochi era dalla parte opposta, ma abbiamo potuto goderci l'atmosfera festaiola. Per prima cosa abbiamo soddisfatto la richiesta di un amico e recuperato 36 numeri di Dylan Dog sui 47 che gli mancavano. Non male come inizio.

Arrivati al tendone entriamo incredibilmente senza fare coda alle 9.15, e ci imbattiamo subito negli stand della Giochi Uniti dove mi siedo al tavolo di Rhein River trade, ma avendo un appuntamento con Fabio Pagano (di Giochi e Giocatori) ci dirigiamo alla Cranio Creations dove lui sta giocando a Lorenzo il Magnifico (che abbiamo a casa già e che proveremo al più presto), rimandiamo l'incontro ludico e proviamo Above & BelowGioco del 2015, con meccanica di piazzamento lavoratori. Abbiamo giocato una mini partita di 4 turni sui 7 totali e il gioco ci è piaciuto, ma non abbastanza da indurci a comprarlo. Semplice nelle regole e nelle scelte da fare, grafica leggera e chiara, nota di pregio: quando si va in esplorazione, si tira un dado che rimanda ad un libro game...

Siamo passati poi a giocare a Gloom, giochino di carte dove bisogna intristire il più possibile una famiglia simil Addams fino alla morte di tutti i suoi componenti. 

Il tema e le carte semitrasparenti sono ciò che ci ha incuriositi.

Passando alla Pendragon riusciamo a provare Raccontami una storia, di cui esiste sia una versione fiabesca che una versione Halloween. Ogni volta che il narratore di turno sceglie una tua carta si prendono dei punti, chi ne avrà di più alla fine vince.

Arrivando alla Red Glove, vorrei tanto provare Railroad Revolution, ma la coda è infinita e quindi seguo un paio di turni di Vodoo, che continua a stuzzicarmi come party game per i futuri compleanni dei cubetti, ma provo con LadyCaffeina Yinsh, gioco astratto che prende spunto da Reversi e Forza 4 (in questo caso 5): per vincere devi riuscire a far per tre volte 5 dischi del tuo colore in fila. 

Sempre in quello stand proviamo un altro gioco: Il libro della giungla. Chissà forse eravamo in trance da fiera o iniziavamo ad essere disorientati, stanchi, insomma non è piaciuto a nessuno di noi, non me ne voglia il buon Federico.



Ritorniamo da Fabio e ci sediamo alla Ghenos Games a giocare a Sçythe: semplicemente...WOW!!! Non vi dico nulla perché ho già scritto il post ad hoc...
Passiamo da Asterion e salutiamo Kagliostro (della Tana), un grandissimo piacere e un dispiacere il fatto che abiti lontano, altrimenti sarebbe un fantastico compagno di giochi.
Mentre aspettiamo il nostro turno, ci siamo imbattuti in Krosmaster Arena, giochino di battaglie tra miniature simpatiche, che ogni anno si riproducono in fabbrica e arrivano negli scaffali a botte di 40 nuove scatoline. Ci è sembrato molto carino e accattivante per nostri cubetti vista la grafica , ma non è nel nostro target.

Girovagando ci siamo fermati a provare Belz! dalla DV Giochi, un giochino di destrezza carino basato sul magnetismo e la raccolta di campanellini. 
(N.d.R.: A LadyCubetto non è piaciuto perché non riusciva mai a raccogliere un tubo...).

Alla Oliphante (ditta dall'animo generoso che si trova vicino a casa di mio cognato) abbiamo provato New York 1901: bisogna costruire i grattaceli della città medesima, cercando di ottenere più punti possibili, prima che i contratti di locazione terriera finiscano.

Carino, ma nulla di chè. Liberato il tavolo adiacente, ci trasliamo su Ta-Pum! collaborativo di carte in cui dobbiamo riuscire ad arrivare alla fine della guerra salvandoci ogni turno da bombe, pioggia, neve e trappole varie. 
Abbiamo incredibilmente vinto. Il gioco funziona bene, la grafica è azzeccatissima.
Sempre allo stesso stand finalmente LadyCubetto ha provato Kaleidos Junior, simile al fratello maggiore, ma con disegni più accattivanti per i bimbi e dei gettoni trasparenti per segnare le parole trovate, altro pregio di questi gettoni è l'assegnazione di quantità diverse ad inizio partita a seconda dell'età dei giocatori, in modo da livellare le capacità di risoluzione. Per spiegarlo con un esempio: vince chi li finisce per primo e quindi trova tutte le parole nella tavola. Così un bambino di 4 anni ne ha disposizione meno di un bambino di 10. Interessante regola!
Altri due giochi per bimbi provati sono stati Pengoloo, un memory fatto con pinguini di legno che nascondono uova colorate con varianti a seconda dell'età dei giocatori e Chicky Boom, gioco di equilibrio di galline su un asse.
Per concludere la giornata in bellezza siamo riusciti a farci autografare un libro da Steven Erikson (autore della saga di Malazan) - autografo grazie a cui avremo l'amore eterno e incondizionato dell'amica MezzOrchessa - e recuperare Citadels con espansione.

Ma per finire la giornata veramente in bellezza da sposini che possono fare quello che vogliono e a qualunque ora, siamo andati a cena al Giusto di Sale.
Menù? Una ricca degustazione toscana 6 antipasti, 2 primi, 2 secondi, dolce e il tutto annaffiato da prosecchino iniziale, Chianti e Malvasia in chiusura. Paiura!  Che super fiochissima cena! Non a caso è Top Trip Advisor. Grazie ancora a Mariangela di averci ben consigliato!

Lunedì

Anche stavolta sveglia presto, è Halloween, colazione luculliana e ci avviamo verso Lucca, con la macchina già piena perché alla sera saremmo tornati a Genova.

Troviamo il solito posteggio a ridosso delle mura e ci avviamo attraverso Lucca, entriamo in un padiglione ad acquistare due stampe da far incorniciare e regalare a Natale ai cubetti ed entriamo dai giochi. Troviamo Fabio ad aspettarci e con lui andiamo a provare Ulm, semplicemente bello, una scacchiera 3 x 3 per scegliere le azioni da fare, 7 turni (anche se durante la demo solo 4) e un ottimo dimostratore che ci ha spiegato il gioco, insomma non l'abbiamo preso, ma nella nostra collezione non avrebbe sfigurato.

A questo punto ci avviamo alla Giochi Uniti dove non proviamo Rhein River Trade, ma uno dei nuovi giochi di quest'anno Imhotep, candidato allo spiel des

Jares. Ogni giocatore ha delle pietre (cubetti di colori diversi) che deve caricare sulle navi disponibili (4 di diversa stazza di carico ad ogni turno) durante i 7 turni disponibili e muoverle verso i 5 attracchi possibili. Ogni porto dà dei punteggi o dei bonus ad ogni turno o a fine partita. Chi ne fa di più vince. Semplice e interessante.

Fabio ci porta poi a provare un gioco danese edito quest'anno dalla Giochi Uniti: Steampunk Noir (titolo dell'originale), gioco di carte basato sulle maggioranze dove lo scopo è scommetere segratamente su una fazione tra quelle che stanno cercando di soverchiare il potere dell'imperatore.  


Conclusa la partita salutiamo Fabio, ringraziandolo dell'ottima compagnia e ci avviamo verso il mega stand Asterion per provare l'ultima uscita della Day Of Wonders, il nuovissimo Ticket To Ride: Trains and Sails. Il titolo si presenta subito mastodontico, con doppia facciata del tabellone per variare ancor di più il gioco. Grande differenza dal vecchio? Ci sono le navi! Non ci sono le stazione, e questo si sente subito, ma ci sono i porti per far ancora più punti con le tratte. Lo giochiamo con un terzetto giovane e simpatico. Una delle due "lei", appena copro con la mia barchetta l'unica tratta tratta Taiwan-Tokio, mi mandagentilmente e dolcemente a quel paese e lì riconosco il bello di Ticket to Ride. A quel punto, preso dal gioco fino al midollo, inizio a sbarellare e faccio una mossa alla Chiço, cioè piazzo tre trenini neri dove non mi serve, ma che mi fanno ottenere un secondo vaffa tra i denti della giovine. Mi accorgo dell'errore, chiedo scusa, ma ormai i trenini son piazzati, ops. La demo finisce dopo un'ora senza concludere la partita, ma siamo tutti e 5 strafelici di averlo provato.
Il mio parere è bello, nuovo e diverso anche se con le meccaniche di base riviste in alcune sue parti. Infatti lo abbiamo comprato.
Mentre pensiamo a dove dirigerci per le ultime prove, LadyCubetto è diventata afona e forse ha anche la febbre, ci imbattiamo nell'autore di Ready to Rock a cui facciamo i complimenti, ringraziando per il gioco.
Arriviamo di nuovo alla Cranio dove LadyCubetto vuole provare Micromondo, gioco da 2, virus contro anticorpi. Bisogna piazzare tutti i propri dischetti nelle varie zone del corpo umano (fibre, nervi, etc..) finchè non sono finiti e si ottengono punti. Anche qui chi ne ottiene di più vince. Carino, semplice e longevo, anche grazie alle due espansioni presenti in fiera. Lo abbiamo comprato assieme a Soqquadro, gioco per i bimbi da fare nelle giornate di pioggia a casa.
Ultimo gioco che ci hanno spiegato, ma non provato, è stato Sipario, gioco dove si interprata un impresario che deve mettere su un cast per rappresentare un opera. Il tema insolito lo classifica nella nostra lista "giochi da provare", anche se si può giocare benissimo non conoscendo un'acca di opera (purtroppo).

Come ogni blogger tiriamo due somme finali:

  • Lucca è sempre una bella fiera;
  • C'era un botto di gente, come si può vedere dalle statistiche del sito del festival;
  • Da sposini si fanno cose che con i pupi non si può;
  • Con i pupi avremmo giocato ad un sacco di giochini rapidi e carini, ma purtroppo non c'erano;
  • Abbiamo conosciuto di persona: Fabio, Kagliostro e Lele81;
  • Abbiamo giocato un sacco, ma soprattutto assieme gli amici di sempre IzioMan e LadyCaffeina;
  • L'agriturismo "Conca di Sopra" della signora Mariangela, è un posto da andarci senza ombra di dubbio;
  • La trattoria "Giusto di Sale" è una figata pazzesca;
  • W il 3 per 2 delle case editrici in fiera.

venerdì 4 novembre 2016

Albenga Dreams 2016 e il sogno continua (parte terza)

Eccoci all'ultima giornata di Albenga Dreams 2016 (con un po di ritardo direi, ma tra il lavoro e le fiere mi sono un po perso).
Ma torniamo alla fantastica tre giorni, ormai siamo diventati degli affecionados dei tavoli da gioco, e Fabio e Marco ci aspettavano, impazienti di farci provare altri titoli.
Solito giretto in Albenga con tutta la family, dove ci siamo gustati il concerto di Tamburi Giapponesi. 
Capperi che fisico che avevano i percussionisti, per poter suonare quei mega tamburi!

Quindi, salutati i pupi che andavano a nanna, ci sediamo a provare altri giochi stuzzicanti.


La serata comincia con una sana birra cruda, in modo da concludere la tessera per avere l'ultima birra gratis del festival ;-)

E cominciamo con il primo titolo.

Cortex Challenge

Gioco del 2015, edito da Asterion, da 2 a 6 giocatori dalla durata contenuta di 15 minuti. Il gioco è composto da carte che vengono rivelate una alla volta, scrutate per bene e poi coperte. Ogni carta è diversa e spinge il cervello a memorizzare, scovare, capire cosa è stato messo in tavola.
Ogni volta che uno pensa di conoscere il risultato, lo dichiara e rivela la carta: se ha ragione ottiene un pezzo di cervello. Chi riesce a comporre per primo l'intero encefalo vince.

Il gioco è molto simpatico e decisamente mette in moto tutti i neuroni. Ci è piaciuto un sacco. Mi sa che alla prima offertona lo portiamo a casa!

Mentre decidiamo cosa apparecchiare, arrivano i due bimbi che ormai da due giorni ci tengono compagnia e decidiamo di provare un collaborativo.

Pandemic La Cura

Ormai Pandemic esiste in tutte le salse, ma questo ha i dadi, una bella grafica e quindi lo intavoliamo.

Titolo di Matt Leacock, da 2 a 5 giocatori. Il gioco, con i suoi dadi colorati e i suoi meeple di varie forme e colori, fa la sua gran figura.

Lo scopo è debellare i virus trovandone la cura. Ogni giocatore prende un personaggio che avrà un'abilità ben specifica e, assieme agli altri giocatori, dovrà trovare la formula che sconfigge il male!

Ammetto che non lo abbiamo giocato tutto, ma solamente alcuni turni perché ci interessava capirne le meccaniche. Poi come sempre il collaborativo ci lascia sempre un po' freddini.

Pertanto... ci spostiamo su altro collaborativo! Ma volendo lo si può giocare anche in modo competitivo...

Room 25

Gioco del 2013, da 1 a 6 giocatori, collaborativo, semi-collaborativo e pure competitivo. Dalla durata di circa 40 di minuti.
Si crea una scacchiera con dei quadrati che rappresentano le stanze del cubo. Tutti i giocatori partono con la loro miniatura dal centro e devono, esplorando, trovare la tessera di uscita. Particolarità: si vince se tutti i giocatori escono assieme!
Giusto per dare ancor più pepe al gioco, ognuno ha un ruolo segreto con cui modificare la partita. Ci sono le guardie che devono tener dentro le persone e i prigionieri che vogliono scappare. Non sapere chi è chi, rende il gioco molto interessante. Inoltre ogni volta che uno spia una stanza, può dire agli altri solamente in che categoria di pericolosità si trovi, magari bluffando se si è proprio una guardia.

L'abbiamo giocato in 5 e sinceramente ha reso un sacco. Tre adulti e due bambini, di cui uno giocava uccidendo tutti gli altri e cercando di uscire da solo dal cubo. Chissà che cartoni animati guarda?!?!? Mah....

Comunque il gioco ci è piaciuto molto e appena i cubetti saranno dell'età giusta lo faremo entrare in collezione.

Classifica della tre giorni:


LadyCubetto

  1. Augustus (voto 7.5)
  2. Medieval Academy (voto 7.45)
  3. Sheriff of Nottingham (voto 7.25)
  4. For Sale (voto 7)
  5. Dr. Eureka (voto 7)
  6. Las Vegas (7-) (non è male ma non è il mio genere)
  7. Welcome to the Dungeon (6.57)
  8. Hengist (6.3)
Io


  1. For Sale (voto 7,5)
  2. Augustus (7,5)
  3. Medieval Academy (7.30)
  4. Room25 (7)
  5. Cortex (7)
  6. Las Vegas (7)
  7. Sheriff of Nottingham (7)
  8. Pandemic la cura (7)
  9. Welcome to the Dungeon (7)
  10. Dr. Eureka (voto 6,5)
  11. Hengist (5,5)
and that's all folks!