giovedì 31 agosto 2017

Chi trova l'uscita arrivando secondo?

Serata pro babbani, anzi no Dado nell'ultimo post ha detto che non bisogna più chiamarli così. 
Va bene allora cambiamo: serata con due amici Deggy e TripleA che ci sono venuti a trovare, ingolositi dal titolo proposto per la serata.
Arrivati per le 21.30 si presentano: TripleA con 3 birre (prodotte da lui, quindi di altissimo livello) e Deggy con degli ottimi canestrelli (prodotti da lui? purtroppo no).
Apriamo la prima birra per i convenevoli e finite le poche chiacchere, iniziamo a spiegare il gioco della serata.

Room 25

Gioco del 2015, di François Rouzé, da 1 a 6 giocatori. 
Il titolo riprende le tematiche del film "The Cube", infatti il tabellone è formato da 25 tessere (le stanze) che rappresentano il cubo del film.
Le stanze sono ovviamente di varie tipologie, ci sono quelle neutre, quelle che contengono degli ostacoli che rallentano i prigionieri ed infine quelle mortali.
I personaggi intrappolati nel cubo devono in un tempo prefissato (i turni) riuscire a scovare l'uscita del cubo e salvarsi.
Il titolo può essere giocato in varie modalità:
- cooperativo: tutti sono prigionieri e insieme cercano di uscirne vivi.
- solitario: beh è inutile spiegarlo
- competitivo a squadre: i prigionieri si dividono in squadre e cercano di uscire lasciando gli altri a vagare nel cubo oppure eliminandoli.
- sospetto: all'inizio del gioco vengono, segretamente, assegnati dei ruoli (guardie o prigionieri) che hanno il compito di cercare di uscire oppure di NON far uscire i personaggi.

Noi abbiamo scelto l'ultima modalità e quindi attraverso le 4 possibili azioni:
1. Osservare, si può guardare segretamente una delle stanze posizionate ortogonalmente alla propria e dare indicazione agli altri sulla sua tipologia.
2. Entrare in una stanza.
3. Spingere un altro giocatore in una stanza adiacente.
4. Muovere una riga o una colonna del cubo.
In ogni turno se ne possono programmare segretamente al massimo 2 e i turni scorrono via via così finchè si verifica una delle varie condizioni di vittoria per gli uni o per gli altri.
In questa modalità sono:
1. i prigionieri si salvano (le guardie han perso)
2. muoiono due prigionieri oppure finisce il tempo (le guardie vincono)

Durante la serata siamo riusciti a giocare ben 3 partite. Le prime due senza guardie, essendo in 4 si poteva pescare il proprio ruolo tra 5 tasselli (1 guardia e 4 prigionieri) e l'ultima invece, trasgredendo alle regole, con ben 2 guardie. 
In effetti avere 2 guardie in gioco, che oltretutto per sfiga erano pure sedute vicine è effettivamente eccessivo, infatti han vinto a mani basse, eliminando me e LadyCubetto in un attimo.
Nella prima partita senza guardie invece siamo stati sconfitti dal cubo perchè sono morti due prigionieri, mentre nella seconda dopo aver capito che stavamo tutti dalla stessa parte, negli ultimi 3 turni abbiamo trovato l'uscita e tutti insieme l'abbiamo imboccata completando con successo la partita.
Direi che alla fine sia Deggy che TripleA erano entusiasti del titolo proposto.

E come spesso si dice... l'appetito vien mangiando, così buttiamo sul tavolo un titolo molto leggero, giusto per concludere la serata.

Why First?

Gioco del 2015, da 2 a 6 giocatori dalla durata contenuta di una ventina di minuti.
Lo scopo particolare di questo titolo è che bisogna cercare di arrivare secondi alla fine di ognuno dei 5 turni di gioco, ma senza fare troppi punti perchè alla fine non vincerà chi ne ha conseguiti di più ma il secondo che ne avrà ottenuti di più!

Il gioco è stato perfetto come conclusione della serata, ognuno di noi aveva scelto il suo colore e sparava carte sulla propria carta rappresentativa oppure su quella degli altri.
TripleA ha fatto subito uno scatto nei primi due turni ottenendo (come secondo per quel turno) troppi punti, arrivando a fine partita primo e, quindi, perdendo miserrimamente.
Deggy ha combattuto contro di me e LadyCubetto per la seconda posizione, cioè la prima, si insomma avete capito. Ma alla fine l'ha spuntata LadyCubetto!

Tirando le somme della serata: i titoli proposti hanno raggiunto lo scopo, vogliono giocarli ancora e provare altri titoli. 
E' l'ora di alzare l'asticella, che ne dite?

venerdì 11 agosto 2017

Serata Oriental-Messicana

Serata senza cubetti, che si divertono con i nonni al mare. Beati loro in questo periodo caldissimo.
Così soli soletti andiamo a trovare i nostri amici LadyCaffeina e IzioMan.
Cena messicana a base di chili, per mia fortuna non esageratamente piccante e guacamole.
Complimenti a IzioMan per quanto è bravo a cucinare. 
Alla fine ho dovuto fare il bis del chili (e già il primo piatto valeva per due) e leccare la tazza di guacamole...ehhh se è buono è buono.

Finita la cena siam passati alla scelta del gioco, rimaniamo in tema messicano?
Noooo viriamo verso il lontano oriente.
Quindi apparecchiamo in tavolo uno dei nuovi titoli della Days of Wonder.

Yamatai

Gioco del 2017, di Bruno Chatala, per 2-4 giocatori. Ambientazione come da titolo orientale.
Il gioco è composto da un tabellone raffigurante un insieme di isole, carte obiettivo, carte ordine di turno, palazzi comuni edificabili e barche di diversi colori. 
Inoltre ogni giocatore ha a disposizioni dei palazzi del proprio colore. 

Lo scopo del gioco è piazzare le barche ottenute tramite le carte, o comprate nel proprio turno, per circondare le varie isole e costruire palazzi o ottenere token da vendere per acquisire nuove carte obiettivo.

In ogni turno vengono rivelate delle carte raffiguranti le barche che i giocatori potranno piazzare e, se presente sulla carta acquisita, eseguire un azione aggiuntiva. 
Particolarità delle carte è che hanno impresso un valore che determinerà la posizione nell'ordine di gioco del turno successivo. 
Ovviamente più la carta sarà potente e più tardi si giocherà nel turno seguente.

Il gioco scorre bene e si ci pesta i piedi abbastanza spesso, anche se non si può pensare la mossa successiva perchè è troppo dipendente da dove gli avversari piazzeranno le loro barche.

Le peculiarità del gioco sono sicuramente i materiali, come sempre per questa casa editrice e la meccanica nella costruzione dell'ordine di gioco.

In un ora e mezza in 4 abbiamo sbrigato la pratica Yamatai, lasciandoci la voglia di riprovarlo. 
A quel punto LadyCaffeina, che purtroppo la mattina dopo si doveva alzare alle 5.30, ci ha salutato ma noi abbiamo continuato a visitare il sol levante.

Honshu

Gioco edito in Italia da Playagame, di Kalle Malmioja, da 2 a 5 giocatori dalla durata contenuta di 30/40 minuti massimo.
Motore del gioco: le carte. 
Ogni giocatore inizia la partita con una carta territorio base sul tavolo e 6 carte in mano. 
Ad ogni turno si sceglie una carta tra le proprie e la si piazza al centro del tavolo. In base ai numeri raffigurati sulle carte in ordine decrescente ognuno ne sceglie una carta e la piazza in modo da ampliare il proprio territorio. 
Dopodiché si passano le carte alla propria destra e si effettua un altro turno.
Concluse le sei carte se ne pescano altre in egual numero e invertendo il verso si ripetono le meccaniche dei turni precedenti.
A fine partita si contano i punti ottenuti dalle carte, che rappresentano laghi, città, edifici per la produzione ed altri per il consumo di risorse.
Inoltre nella scatola son presenti degli obiettivi aggiuntivi che rendono ancora più accesa la battaglia a certi tipi di carte.

Come da indicazione riportata sulla scatola la partita è durata il tempo stimato, con un alto tasso di divertimento e una certa profondità. Quando si dice: "Minima spesa massima resa".
Veramente un bel titolo.