giovedì 29 dicembre 2016

Diamo una mano a Zenigata-Victor a trovare il colpevole!

Anche la meeple family è stata colpita dall'influenza. Ben tre componenti su quattro, meno male che LadyCubetto tiene botta per tutti.
Così dopo essere riusciti a mettere a nanna i cubetti malati, solo il Sacro Fuoco (come direbbe IlDocHMD79) può permetterti di sedere al tavolo e giocare.
Ok giocare, ma almeno scegliamo qualcosa di soft, che tra febbre e mal di testa stare in piedi è un'impresa.
Così intavoliamo un titolo di Essen 2016, target molto tranquillo, tra un party game e un family, con la giusta dose di profondità.

Commissionar Victor

Gioco del 2016, di Krzysztof Matusik edito da Tailor Games. Da due a quattro giocatori per una durata dai 15 ai 30 minuti.

Insomma un titolo che si può apparecchiare quando si è malati: fisicamente e di giochi da tavolo.

Nel gioco impersoniamo un detective, chiamato a risolvere il mistero di un furto al museo. Un ladro (il nostro obiettivo sarà scoprire chi) ha rubato un importantissimo quadro e tocca a noi fare il suo identikit basandoci su 3 parti del corpo: capelli, sguardo (tondi, piatti, occhiali o monocolo) e assenza/prezenza di barba/pizzetto/baffi.


La partita si gioca su una scacchiera 5 x 5 che viene costruita e modificata ad ogni turno. 


Una volta coperto ogni spazio la partita è conclusa e si contano i punti. 

E il ladro? E' il sospettato che ha ottenuto più punti alla fine del gioco!

Nel dettaglio il gioco comincia togliendo 5 possibili sospetti (cosa che aumenta la longevità del gioco e fa variare le possibili tessere che possono comparire nella scacchiera) con un indiziato (tessera) scoperta su tavolo, tre tessere coperte e un "presunto innocente" (due nella partita a due giocatori) in mano ad ogni giocatore. 

Ad ogni turno si deve obbligatoriamente:
- riprendere il "presunto innocente" (cartoncini rotondi con la lente del proprio colore);
- piazzare una tessera della propria in mano;
piazzare il "presunto innocente" in modo che gli avversari non possano muoverlo durante il turno successivo;
e opzionalmente:
- spostare una delle tessere presenti sul tabellone, seguendo le regole di spostamento (quest'ultima azione può essere eseguita in ogni momento);
Infine pescare la tessera per il turno successivo.
Quando si pesca è possibile incappare nella tessera del commissario Victor: da quel punto in poi ci impedisce di spostare il nostro "presunto innocente".

Il gioco procede nel seguente modo finché la scacchiera non è completa e ogni giocatore rimane con una sola tessera: il proprio sospettato!


A questo punto si vede chi ha scoperto il ladro contando le sequenze di caratteristiche uguali al sospettato che abbiamo in mano.

Ad esempio se la nostra ultima tessera rappresenta un uomo con capelli ricci, gli occhiali e i baffi. Andremo a controllare in ogni riga e colonna quanti sospetti hanno quella caratteristica:

- 3 sequenze daranno 1 punto
- 4 sequenze daranno 3 punti
- 5 sequenze daranno 5 punti

una volta sommate tutte le prove, cioè i punti, scopriremo chi è il ladro!


Il gioco seppur giocato da malati ci è subito piaciuto un sacco. Minimale ma azzeccata la grafica, ovviamente l'ambientazione come purtroppo capita rimane un po appiccicata, ma fa lo stesso. Le prime partite si svolgono con semplicità, per prendere confidenza con il gioco, ma poi, capito il meccanismo, si può aumentare la profondità di gioco creando sequenze ottimali, mettendo e spostando tessere anche solo per far girare le ball... le lenti! all'avversario.

Promosso!

giovedì 22 dicembre 2016

Scappo dalla novità ludica - La vita, l'amore e le vacche

Ciao, come di consueto ci vengono a trovare IzioMan e LadyCaffeina.
Dopo le fiere di Essen e Lucca, abbiamo tra tutti circa una ventina di titoli nuovi, da spacchettare, defustellare, leggere attentamente il regolamento, provarlo nelle rispettive case ed infine proporlo per la nostra serata ludica.
Ma questa settimana volevamo disintossicarci da tutte queste novità e abbiamo apparecchiato un titolo solido, già giocato e che sappia stimolare i neuroni nel modo giusto.
Così finisco di addormentare i cubetti e cosa trovo sul tavolo, bello da vedere, colorato e che aspetta solo di iniziare il primo turno?

Agricola

Gioco del tipo "Must To Have" di Uwe Rosenberg, dicono il suo miglior capolavoro. Non so valutare se sia il suo migliore, ma sicuramente è uno dei 3 che terrei se mi dicessero che devo venderli quasi tutti. Giusto per non farci mancare nulla abbiamo sostituito i meeple presenti nella scatola con dei famigli di dimensioni diverse che rappresentano padre, madre e i tre bimbi, come anche tutte le risorse del gioco (legno, argilla, canapa, grano, ortaggi, cibo e pietra).

Al centro del tavolo troviamo una mega plancia contenente le azioni che si possono fare e i 14 turni del gioco.
Ogni giocatore ha il suo appezzamento di terreno (la plancia), con le due stanze iniziali della casetta e lo spazio per poter arare i campi, creare pascoli recintati e ampliare l'abitazione aggiungendo stanze per i futuri figli.

In più ogni giocatore ha in dotazione delle carte che rappresentano degli aiutanti e dei miglioramenti per ottenere bonus e azioni.

Alla fine del 14 turno si calcolano i punti secondo una tabella predefinita.

Il gioco è veramente un capolavoro, i turni sono giusti per poter fare tutto se uno giocasse da solo senza avversari, ma così non è. Quindi l'unica strada per la vittoria è il corretto uso delle carte che si hanno in mano e un equilibrio tra tutte le cose che bisogna allevare (i tipi di animali), produrre (grano e ortaggi), crescere (la famiglia) e costruire (stalle, steccati e stanze della casa).
Durante la partita si arriva sempre con l'ansia alla fase del raccolto dove bisogna avere sufficiente cibo per poter sfamare tutti i componenti della famiglia, ma se non si tiene a mente questa fase si perdono un sacco di punti. Inoltre per non incappare a fine partita in punti negativi bisogna assolutamente fare il minimo sindacale di tutti gli obiettivi finali che vengono conteggiati.

Il gioco è claustrofobico se non si riesce a seguire la propria strategia dall'inizio alla fine senza lasciarsi distrarre dalle mosse degli avversari, perchè capita spesso e volentieri che si cambi la mossa prestabilita perché il giocatore precedente ha fatto la mossa che volevamo fare in quel momento o nel turno successivo, creando una confusione e un agito interno che ti fa perdere la bussola.
Durante tutte le partite, quelle dove ho ottenuto i punteggi migliori sono state proprie quelle dove ho fatto i miei passi uno dietro l'altro, variando il meno possibile l'idea che avevo pensato ad ogni turno.

Alla fine della partita comunque ho sempre avuto la voglia di rimettermi a giocare per poter fare tutte le azioni che non ero riuscito a svolgere. Insomma è un gioco che non ti stanca mai.

giovedì 15 dicembre 2016

Perchè e quali giochi in scatola si acquistano

Visti gli ultimi acquisti di casa Cubetto, mi sembrava giusto parlare del perché noi acquistiamo i giochi in scatola e che parametri consideriamo per scegliere un titolo e non un altro.

All'inizio essendo novizi dei giochi da tavola si acquistava un po a caso, nel senso che ci piaceva il tabellone, la scatola, ma non ci informavamo sulle meccaniche, scalabilità, longevità, etc...
Quindi ci siamo trovati con delle scatole, giocate una o due volte e poi lasciate li, perché alla fine non soddisfavano i nostri gusti.

Col tempo abbiamo affinato la tecnica, sopratutto grazie a siti come la Tana dei Goblin, BoardGameGeek, Giochi sul Nostro Tavolo dove si possono trovare schede relative ai giochi, recensioni, video e forum dove ogni persona di questo mondo dice la sua.

Comunque per noi rimangono sempre 4 modalità di acquisto:
1. "La scimmia": eh si anche noi ne veniamo colpiti, soprattutto quando andiamo alle fiere oppure su internet o nel gruppo di acquisto di WA. Perché diciamolo quando vedi un titolo a poco ti sale il gorilla e lo prendi. Poi ti accorgi che: 
1. la lingua è tedesca e ci sono molte carte scritte
2. è un collaborativo spinto e a me non piacciono
3. dopo aver fatto "Paga", vedi su bgg che il suo voto è 4.3

2. "Rarità": è un titolo di cui abbiamo letto e stra-letto su internet, l'abbiamo anche provato da qualche amico e vogliamo che sia nella nostra collezione (e magari continuiamo ad usare quello dell'amico per giocare)

3. "Con chi si gioca": questa scelta dei giochi è sopratutto mirata verso chi abbiamo affianco al tavolo di gioco. Perché un titolo dove tutto è scritto in inglese e a calci e pugni lo riusciamo a giocare noi due, ma non tutti gli amici masticano la lingua quindi diventa inutile l'acquisto. Altro fattore è la tipologia di gioco, cooperativo, competitivo, astratto, american, insomma se agli amici un certo tipo di titolo non piace, anche se ci piace non lo prendiamo.

4. "Durata e numero giocatori": di solito evitiamo di acquistare titoli da 3 giocatori in su, almeno finché i cubetti non useranno dire: "stasera giochiamo a Vanuato?", perché giochiamo solo io e LadyCubetto.
Inoltre dovendo mettere a nanna i cubetti non ci possiamo permettere di giocare 3 o 4 ore ad un titolo.

E voi che parametri usate quando acquistate i vostri titoli?

giovedì 8 dicembre 2016

Giochi giusti per le persone giuste

Incontriamo al Lucca Comics una ragazza conosciuta ai tempi dell'università (e che casualmente lavora anche con me) e il fidanzato. Mi avvicino durante la pausa pappa, prima di ributtarci a giocare ai vari stand, e adocchio il loro sacchetto.
Io:"Ciao come va, vi state divertendo?" 
Risposta:"Si, si, è una figata pazzesca! quanti giochi in scatola, avrei voglia di comprarli tutti!"
Io:"Wow e cosa avete comprato per ora?"
Risposta: "Catan città mediovali"
Io: "Carino, anche noi siamo appassionati di giochi in scatola (ometto volutamente il numero di giochi che abbiamo in collezione), vi va di vederci una sera e giocare da noi?"
Risposta:"Dai, si, volentieri!"

Così eccoci qua, a raccontare una serata con dei nuovi amici di gioco. Appuntamento ore 21.30, in modo che i cubetti dormano. E li lasciamo ammirare la collezione. Vedo l'interesse brillare nei loro occhi.
Giustamente come dice sempre Dado, meglio non forzare la mano con un cinghiale la prima volta, altrimenti gli rimane sullo stomaco!

Così proponiamo una serata filler. Tanti giochi in poco tempo.
Iniziamo con un gioco ad effetto scenico assicurato.

Colt Express

Gioco del 2014, da 2 a 6 giocatori. Ogni giocatore impersona un pistolero/a che deve recuperare più bottini possibile, assaltando i vagoni del treno (in versione 3D). Tra pugni in faccia, pistolettate, sceriffi che compaiono e sali scendi dai tetti dai vagoni, il gioco scorre veloce.

Gioco da fare sia con i grandi che con i più piccini.

Con il gruppo giusto, l'ambientazione rende tantissimo e si riesce a rivivere le orme di Billy the Kid!
Visto che volevamo fare colpo, abbiamo per la prima volta anche assemblato i cactus, i teschi animali e gli altri pezzi scenici!
Il gioco sembra essergli piaciuto, così apparecchiamo un altro gioco molto scenografico.


The Island

Gioco del 1982, da 2 a 4 giocatori. Piazzato il tabellone al centro del tavolo, si mettono le tessere isola: spiaggia, foresta, montagna.
Ogni giocatore pone sui tasselli dell'isola i propri naufraghi (teoricamente ricordare il numero stampato sotto è fondamentale per vincere, ma noi non lo ricordiamo mai...)
Ad ogni turno un giocatore esegue tre movimenti con i suoi omini e cerca di portarli in salvo, mentre l'isola comincia a sprofondare. Durante la partita compaiono squali, balene e mostri marini che cercano di acchiappare i naufraghi.
Quando l'isola esplode per colpa del vulcano oppure quando finiscono i naufraghi, ognuno somma i punteggi dei propri sopravvissuti: chi ne ha di più vince.
(Ergo non è detto che salvare più omini, garantisca automaticamente la vittoria).

Anche in questo caso il risultato sembra buono, ma inizia a farsi una certa, e, mentre loro potranno dormire beati la mattina, i nostri cubetti richiederanno la nostra attenzione sin dalle prime ore del mattino.
Così valutiamo tra gli scaffali e gli armadi se ci fosse una titolo veloce, ma con un livello di profondità maggiore dei precedenti.

Il Piccolo Principe

Gioco dell'anno del 2014. Autori: Antoine Bauza e Bruno Cathala, edito da Asterion Press. Insomma il livello si alza!
In questo gioco bisogna creare il proprio pianeta, composto da 12 tessere terreno e 4 di tipo obiettivo.
Gioco molto semplice, in base al numero di giocatori si pescano tante tessere dello stesso tipo e a turno ognuno ne sceglie una e decide quale giocatore sarà il prossimo nella pesca.
Sembrano passi semplici, ma via via che si fanno partite, ognuno inizia a pensare cosa potrebbero pescare gli altri e come fargli perdere punti preziosi rispetto agli obiettivi che ha nel suo pianeta. Una volta che tutti han costruito il loro pianeta si contano i punti rispetto agli obiettivi. Ovviamente vince chi ne ha di più!

E qui applausi a scena aperta, la partita sarà durata giusto mezz'ora, ma li ha lasciati con l'acquolina in bocca. Sono pronti per alzare l'asticella!

Chissà se Dado sarebbe fiero del nostro lavoro?

giovedì 1 dicembre 2016

Sentirsi un virus o un anticorpo?

Ciao! eccoci di ritorno da Lucca, con il nostro bel bottino.
Iniziamo con un giochillo voluto fortemente da LadyCubetto dopo la demo a cui abbiamo giocato, che ci ha incuriosito per la sua velocità e semplicità, ma anche la per la sua longevità e profondità.

Micromondo

Edito dalla Cranio Creations, del 2016, ideato da Martino Chiacchiera ed illustrato da Ruslan Audia. Gioco da 2 della durata contenuta di 30 minuti.

Anche questo titolo pubblicato dalla Cranio è entrato a casa  nostra, seguendo a ruota Festa per Odino, Lorenzo il magnifico, Soqquadro e Cacao con espansione. Ormai stiamo foraggiando questa splendida etichetta!

Il gioco è basato su un tabellone circolare dove sono rappresentati alcuni tessuti del corpo umano. Un giocatore impersona i virus (viola) e l'altro gli anticorpi (gialli). Ad ogni turno si piazza un dischetto su un tessuto: il giocatore seguente dovrà posizionarsi in un tessuto adiacente. Se vicino è già presente un (due - tre- etc... ) altro suo essere, allora si prende un (due - tre- etc... ) punto. Alla fine della partita si contano le maggioranze sui vari tessuti e si determina il vincitore.

Gioco molto scacchistico di piazzamento, ma con l'aggiunta di azioni bonus ottenibili sul tabellone e regole personalizzabili che vengono stabilite ad inizio del gioco, in modo da rendere ogni partita diversa dalle altre. 

A Lucca è stato possibile acquistare altri 3 set di regole aggiuntive.

Il gioco ci ha impressionato per la sua semplicità e la possibilità di variare le regole da partita a partita. Provato sia tra noi, che con amici, tutti sono rimasti contenti delle partite fatte.
In più è un gioco comodo da portare in giro che occupa poco spazio, ma con grande resa!