giovedì 26 aprile 2018

TorinoComics con i Cubetti e gli amici di sempre...

Finita una manifestazione come la Play, solitamente si è sazi di fiere, case editrici, demo, corsa ai tavoli, ricerca scimmiesca dell' occasione vantaggiosa....
Ma noi cubetti non ci stanchiamo mai! (mah...). 
Così domenica, purtroppo senza LadyCubetto, ho deciso di portare, con IzioMan e LadyCaffeina, i due Cubetti al TorinoComics.

Partenza alle 8.30 sotto casa degli amici, cosa che per noi è fattibile visto che i Cubetti non hanno ancora compreso la differenza tra festivo e feriale e si svegliano comunque alle 7 tutti i giorni.
Riempita la macchina facciamo un viaggio a base di focaccia e canzoni per bambini.
W lo zecchino d'oro... .... .... .... sigh!

Arrivati per le 10.45, facciamo una lunga coda, ma per fortuna di brevissima durata, vista la sua scorrevolezza. Nell'attesa iniziamo a vedere un pò di cosplayer e i bimbi iniziano ad agitarsi vedendo i loro beniamini e alcuni costumi a loro sconosciuti ma che li attraggono notevolmente.

Alle 11 siamo dentro.

Ci infiliamo nel primo corridoio abbastanza libero per passare, e ci dirigiamo all'area games per poter respirare un poco (grazie ai consigli di Dado, che c'era stato il giorno prima con la bimba), visto che la fiera è principalmente per i cosplayer più che per i gamers. Cosa che si evince anche dal fatto che ci sono molti meno editori presenti (Ghenos, MS Edizioni, Red Glove, PostScriptum, Gate On Games) e anche le associazioni Gioca Torino e Jolly Joker, che allestiscono tavoli su tavoli per poter far provare giochi a chiunque.

Dopo i convenevoli presso la MS Edizioni con Max, dove comunque spendiamo l'unico euro della gita fuori porta per le bustine di InBetween (che recensiremo più avanti), proviamo a fare un giro per la fiera, ma il piccolo cubetto non riesce a resistere al richiamo di Pozioni Esplosive, così ci sediamo a giocare.
(Lui non sa ancora che dentro al nostro armadio vive una copia del gioco, pronta per il suo compleanno).
La partita dura finchè tutte le pozioni non sono state create, ovviamente con le nostre regole molto semplificate e la diminuizione del numero di pozioni presenti, altrimenti saremmo ancora nel padiglione ehehe.

Dopodichè abbiamo solo cambiato tavolo, per la precisione quello di fronte, e abbiamo fatto giocare i cubetti a Sushi Dice. Anche in questo caso il gioco li ha completamente rapiti, tanto che ci siamo seduti davanti a quel titolo altre 3 volte durante la visita. Staccati i cubetti dal tavolo, solo esclusivamente perché il loro pancino iniziava ad aver fame, ci siamo spostati in un altro padiglione della fiera per mangiare. 

Durante il pranzo abbiamo fatto conoscenza con Anna ed Elsa, Spiderman, Batman e Joker, più una serie infinita di personaggi di Star Wars e altri di cui non conosco il nome.

Conclusa la pappa ci siamo diretti allo stand della PostSciptum che esponeva un cartello su alcuni tavoli con scritto: "Per tutta la famiglia", ovviamente ci siamo accomodati e abbiamo giocato a FunFarm, che i bimbi conoscono benissimo, ma che non smettono di giocare e Brick Party: date delle carte bisogna costruire le forme rappresentate con dei mattoncini stile Lego.

Il titolo può essere giocato sia da adulti che bambini perchè ha due modalità. Con i bimbi abbiamo giocato la modalità semplice dove si gira una carta e bisogna comporre la figura rappresentata, un tangram evoluto insomma. 
Mentre la versione per grandi è più complessa, innanzitutto si gioca a coppie e, mentre uno interpreta un architetto che dirige i lavori, l'altro fa il manovale che assembla i pezzi per comporre la figura. Per rendere più difficoltoso il lavoro ad ogni turno si girano delle carte evento che modificano il modo di costruire la figura.
Il gioco è molto divertente, sopratutto per gli amanti dei Lego. La OhOhPiccolaCubetto (da leggersi a ritmo di musica) purtroppo è ancora troppo piccola e non ha ancora nè la concentrazione, nè la visione tridimensionale sviluppata, mentre il PiccoloCubetto, che ama alla follia i Lego, ha dato del filo da torcere sia a me che a IzioMan. 

Conclusa la partita siamo riusciti a fare un mini giretto per vedere altri cosplayer come l'Uomo dal cappelo giallo di "Curioso come George", una coppia con la casa di Up, Malefica e altre eroine dei cartoni/anime.

Per finire la giornata ci siamo seduti ad un tavolo di Gioca Torino a giocare a Forbidden Island. Il gioco, un cooperativo, è piaciuto a tutti, compreso il PiccoloCubetto che ha partecipato attivamente, mentre io sono stato dietro alla piccolina che ormai iniziava ad essere alla frutta.



Alle 17.30 abbiamo iniziato il rientro, diretti a casa dove LadyCubetto attendeva i suoi Cubetti, felici di questa prima TorinoComics. 




venerdì 13 aprile 2018

Play 2018 - ultimo giorno... gli acquisti compulsivi

Domenica 8, ultimo giorno di Play 2018.

Per questa giornata avevamo un programma preciso, studiato a tavolino e prestabilito la sera precedente tra un bicchiere di lambrusco e l'altro: quindi non eravamo sicuri di averlo progettato in maniera ben strutturata eheheh!

Non vi posto la foto dell'ultima colazione perchè mi vergogno per la quantità di cibo ingurgitato, pensate solo che ho saltato pranzo vista la poca fame che avevo (Filosofia Pagano-Breakfast).

Ore 8:45, io e LadyCubetto prenotiamo la sessione delle 11 alla Pendragon con Walter Obert al suo The Way of Panda, e poi ci dirigiamo allo stand della Cranio per provare il loro futuro kickstarter: Barrage, di Tommaso Battista e Simone Luciani.

Barrage

Gioco classico di piazzamento lavoratori, ma con un interessante uso delle risorse.
Bisogna costruire dighe, condotti, pompe e accumulatori per far convogliare l'acqua alle nostre centrali che producono energia elettrica.
Come nella vita reale, se non si riescono a costruire tutte le strutture sopraccitate si possono utilizzare alcune strutture della concorrenza, dietro pagamento. La spiegazione delle regole, visto il numero elevato di azioni possibili e meccaniche particolari è molto lunga.
Ma come capita spesso in questi giochi, è più facile giocarlo che spiegarlo, e non è una battuta.
Quindi capite le mille regole presenti (facilmente intuibili dalla plance di gioco, molto chiare) e il flusso che bisogna seguire per poter adempire alle richieste/progetti, il gioco fila liscio e senza problemi. 
L'interazione sulla mappa è altissima perchè è importante accapparrarsi le posizioni migliore per costruire le proprie strutture, che possono essere usate anche dagli altri giocatori. 
Bello e realistico il movimento dell'acqua (token di legno a forma di gocce d'acqua), che partono dalle sorgenti e arrivano tramite i vari fiumi al mare.
Nella versione kickstarter pare che abbiano in serbo una chicca davvero sorprendente per dare maggiore realismo.
Come in Newton, anche in questo caso si vede il lavoro che c'è dietro. Il titolo ci è piaciuto moltissimo e lo attendiamo per Essen 2018!
Un grazie a Riccardo della Cranio, che corrompiamo a suon di caramelle alla propoli per farci spiegare i giochi, e a Tommaso Battista, che non solo ha ideato il gioco, ma ci ha anche fatto l'onore di seguirci mentre lo giocavamo!
Ovviamente noi abbiamo provato solo il prototipo, ma a LadyCubetto è piaciuto molto per la grafica semplice, chiara, ma efficace. L'ambientazione si sente moltissimo, e sappiamo già che dovremmo spedirne una copia a Brighton dai nostri amici....

Sopraggiunte le 11 ci spostiamo alla Pendragon a provare The Way of Panda.

The Way of Panda

Il gioco ricorda il cartone animato Kung Fu Panda per via le miniature dei panda ciccioni e combattivi. In un lontano paese orientale, i panda guerrieri devono eliminare i ninja cattivi che , in modo da poter costruire i vari palazzi nelle città, ormai libere dai cattivi e ottenere i punti vittoria che ci porteranno al trionfo.
In ogni turno è possibile piazzare i propri mini-panda  nei diversi spazi-azione, in modo da muovere i super-panda, eliminare i ninja cattivi e costruire sontuosi palazzi.
Il gioco scorre bene dopo pochi turni ed è molto interessante.
Il gioco è piaciuto a tutti, ma ci siamo sentiti a disagio con la grafica:

Mr.Cubetto : "Unico neo è la leggibilità dei tabelloni. Troppo grandi e soprattutto poco leggibile quello delle azioni se uno è distante da esso. Se poteste fare ancora dei cambiamenti, eliminate la fascia sotto le azioni e fate dei player aid in modo da renderla più piccola e più facilmente accessibile da tutti."

LadyCubetto:"Sulla plancia personale manca il collegamento tra SuperPanda e il palazzo che può costruire. Il tabellone è bello, ma si capisce poco quando la strada è libera e chi l'ha liberata, in particolare se si usano i pandini bianchi. Forse si poteva sviluppare il tabellone delle azioni orizzontalmente anziché verticalmente?"

A questo punto io, LadyCubetto e LadyCaffeina siamo andati a provare Pocket Mars (che ha meritato il nostro voto per la novità 2018) presso AreaGames, e successivamente 13 giorni presso CranioCreation.

13 Giorni

Il gioco simula il periodo del 1962 quando tra Unione Sovietica e USA è nata una crisi diplomatica a causa di una base missilistica in costruzione a Cuba. 
Gioco da due, che vede (ovviamente) schierati russi  contro americani. La partita è velocissima, 45 minuti (ma conoscendo il gioco, anche meno) divisi in tre turni secchi, 4 carte da giocare a testa per modificare il livello di Defcon delle due superpotenze. Se al termine di un turno un giocatore ha portato il proprio segnalino a Defcon 1, la partita si conclude immediatamente con la vittoria dell'avversario.
Ci siamo divertiti molto, perchè è molto ben equilibrato e c'è molta tensione ad ogni carta giocata. Gli obiettivi, segreti e nuovi ad ogni turno, possono essere  raggiunti da parte entrambe le superpotenze e tracciano la strategia da seguire, ma stando sempre ben attenti al livello di Defcon! (Cosa che, infatti, mi ha fatto perdere una partita pressocchè vinta facilmente...).

Concluso questi "13 Giorni", abbiamo raggiunto gli ormai amici Canetta e Niccolini (All we need is love) ansiosi di farci provare le loro novità.

....deus ex machina

Trovati all'area Games del padiglione C, finiti i convenevoli ci hanno mostrato la copia inglese di LongRoad di Uplay e apparecchiato una loro novità, di cui vi possiamo dire poco, ma che ci ha divertito moltissimo.
L'interazione è molta, le regole sono semplici e la curva di apprendimento è molto alta. Passato un paio di turniM sui dodici totali, a capire la "tematica" del gioco la partita fila liscia piena di colpi di scena. 
La conclusione della partita è stata: "ma quando lo possiamo comprare?".

Tutti vi starete chiedendo: ma IzioMan che fine ha fatto?
E' stato fatto a pezzi e messo in un frigorifero?
E' rimasto in albergo a girare con un triciclo in cerca delle gemelle?
E' corso a comprare uno zerbino nuovo, più morbido e comodo per quando dormirà fuori casa, dopo aver fatto le peggiori scorrettezze alla moglie in un bordgame?
Ma nooooo, è andato a provare Coimbra!
Quando ci ha raggiunto era raggiante e soddisfatto. Il titolo ha soddisfatto tutte le sue aspettative e quindi anche lui adesso attende l'uscita sul mercato.

Concluse queste due sessioni di demo, l'ora ormai era quella della partenza verso Genova... e qui si arriva al titolo del post.
Per fare il giro dei saluti siamo stati all'outlet delle Giochi Uniti, stand della BoardGames Invasion, passaggio alla MS Edizioni e per finire alla Dv Giochi.
Risultato? Troppi sacchi, sacchettini, buste, bustine, zaini... insomma la situazione ci è scappata di mano.

Per concludere una nota importante. 
Alla MS l'aria pare essere un pò cambiata e si è visto. Lo stand grazie anche ad alcuni titoli di pregio come Carcosa, InBetween e PocketMars è sempre stato pieno. 
Inoltre cogliamo l'occasione per avvisarvi che stanno per localizzare Paper Tales e soprattutto Vast. 


Cranio prima dei barbari

Asmodee prima dei barbari

Il nuovo Consiglio dei 4

13 giorni

Noria

Pulsar

Barrage

The Way of Panda

The Way of Panda

Coimbra con Miss Meeple

Le novità di MS Edizioni

mercoledì 11 aprile 2018

Play 2018 - Sabato... l'orda dei barbari

Statisticamente sabato è il giorno che si preannuncia più caldo, e infatti ...

A un venerdì godibilissimo, sotto tutti i punti di vista, è seguito un sabato più impegnativo: abbiamo dovuto lottare con altri 4000 giocatori per girare e trovare tavoli liberi.
Arrivati presto grazie al nostro status, siamo andati diretti a provare uno dei futuri Kickstarter: Black Rose Wars della Ludus Magnus (in partenza il 26 aprile).
Gioco tutto italiano di miniature e battaglie.

Black Rose Wars

L'autore, Marco Montanaro, ha creato proprio un bel titolo.
In questo mondo fantastico, fatto di aree diverse (gli esagoni del tabellone), bisogna spostare i propri maghi (4 per ora - ma pare che diventeranno 6) nei vari spazi, per poter attivare aree, combattere gli altri giocatori e diventare l'arcimago più potente di tutti.
Ogni giocatore dirige una 
scuola di magia tramite un mazzo di carte e una plancia dove preparare gli incantesimi da lanciare.
In ogni turno si svolgono delle fase prestabilite, che si apprendono facilmente in un paio di giri,  rendendo il gioco fluido e molto piacevole.
Secondo l'autore, la durata di una partita dovrebbe essere:
- 2 giocatori, circa 45 minuti
- 4 giocatori, circa 1 ora e mezza
- 6 giocatori, circa 2 ore,  2 ore e mezza
Insomma, contenuta.
Le fase del turno sono:
- pescare 2 carte dalla propria scuola di magia ;
- pescare 4 carte incantesimo scegliendole tra le varie scuole di magia e tenerne due da aggiungere alla propria mano;
- piazzare da 1 a 4 incantesimi coperti sulla propria plancia;
lanciare incantesimi o spostarsi, eseguendo due azioni alla volta, finchè tutti i giocatori non hanno passato;
- pulire la propria plancia;
- fine del turno;

Eravamo 4 giocatori e, dopo un primo turno balbettante, ci siamo divertiti come matti a lanciarci incatesimi a farci scorrettezze di tutti i tipi.
Particolarità: ogni volta che ferisci qualcuno devi "lanciargli" i cubetti del tuo colore in modo arrogante. Questo perchè la vittima li deve mettere sulla propria plancia, in modo da capire chi ha inflitto più danni e dargli più punti vittoria.


Conclusa la sessione di BRW siamo andati da Fabio e Francesco a giocare a Bride&Bribes spiegato da Elisa coadiuvata dagli autori: beh non potevamo non giocarci visto che è ambientato a genova ai tempi del Doge!

Bride & Bribes

Bello e bastardo anche questo, sicuramente da giocare in 5 per utilizzare tutta la plancia.
Abbiamo giocato quasi tutta la partita ed è stato molto coinvolgente. Promosso. In particolare la più entusiasta è stata LadyCaffeina!





Dopo due pesi medi e il sopraggiungere dell'ora di pranzo, ci siamo spostati nella zona X di "quella cosa li", di cui non posso dir nulla (Prima regola di "quella cosa lì" : mai parlare di "quella cosa lì"), ma solamente che le persone che la frequentano sono splendide e il cibo esagerato sia per la qualità che la quantità. Un doveroso minuto di silenzio (o applausi) per Susy. Che riposi in pace... 

The Mind

Il nostro girovagare pomeridiano ci ha portato alla DV Giochi dove abbiamo provato The Mind, novità che abbiamo acquistato. Senza proferir parola e senza un ordine di turno, ogni giocatore deve rivelare una delle sue carte : le carte rivelate devono rigorosamente essere in ordine crescente! Difficile, soprattutto quando si hanno tante carte in mano e nel silenzio assoluto devi capire chi ha la carta giusta al momento giusto.

Finita la partita abbiamo incontrato Miss Meeple, seduta proprio al tavolo del nostro dimostratore preferito, che avevamo puntato da una quarantina di minuti: quello di Near and Far. La gentilissima Miss ci ha omaggiato di una spilletta <3

(Comunque dalla foto si capisce benissimo che anche a Genova si mangia bene! Evviva la focaccia! Evviva il cappon magro!).



Near and Far

Il gioco è definito come il seguito di Above And Below, perchè il territorio e la tematica sono storicamente uno il seguito dell'altro. Mantiene del primo la parte narrativa, ma tra le varie modalità di gioco e le meccaniche diverse, lo rendono un titolo diverso e anche molto più interessante.

Poi sarà magari una coincidenza, ma un dimostratore bello e bravo aumenta la bellezza di un gioco agli occhi dei visitatori.

(Per inciso, non ce ne voglia Paolo, ma a noi Above and Belove non aveva convinto, mentre Near and Far c'è piaciuto molto ed è stato uno dei tre titoli che abbiamo votato per il gioco della Play). 

Conclusa la Dv Giochi siamo andati a provare Santa Maria alla Dal tenda.

Santa Maria

Gioco di piazzamento dove la nostra compagnia deve ottenere risorse per spedirle nel vecchio mondo e colonizzare il nuovo attraverso il piazzamento di tessere sulla propria plancia.
Il gioco gira bene anche se ci ha lasciati onestamente un pò freddini. 
Da riprovare.

Anche se ormai stanchi della giornata, avevamo ancora le forze per nadare da Cranio a provare uno dei loro futuri nuovi titoli, Newton.

Newton

Gioco di deck building e piazzamento lavoratori (anzi studiosi) dove grazie a delle carte è possibile aumentare le proprie consocenze (che daranno rendite ogni turno), far andare in giro il nostro ricercatore per il mondo oppure mandare i nostri studiosi a studiare presso le varie università per acquisire competenze.
Il lavoro degli autori si è ben visto e il titolo risulta molto solido e curato. Attendiamo l'uscita per la grafica definitiva.

Giunte le 20, alla chiusura della fiera, ci siamo diretti all'osteria da Danilo a mangiare cibo del luogo. Solita abbuffata innaffiata di lambrusco. Meno male che avevamo prenotato altrimenti saremmo stati rimbalzati come molti altri clienti.








PlayModena

Bride & Bribes


Tiè

Schrodinger's Cats


Bride & Bribes

Bride & Bribes

Pitture fatte a mano e memo sui vegetali

Pista delle grette padiglione bimbi

Area bimbi - Giochi in legno

L'immenso calcetto dell'area bimbi

Star Wars

Ottimo gioco del calcio

Stand vestiti

Pista delle trottole allo stand dei bimbi

Plancia personale di Near and Far

Mappa di Near and Far

Plancia giocatore di Santa Maria

Santa Maria

La copertina di Newton (forse..)

Modena post cena