venerdì 11 agosto 2017

Serata Oriental-Messicana

Serata senza cubetti, che si divertono con i nonni al mare. Beati loro in questo periodo caldissimo.
Così soli soletti andiamo a trovare i nostri amici LadyCaffeina e IzioMan.
Cena messicana a base di chili, per mia fortuna non esageratamente piccante e guacamole.
Complimenti a IzioMan per quanto è bravo a cucinare. 
Alla fine ho dovuto fare il bis del chili (e già il primo piatto valeva per due) e leccare la tazza di guacamole...ehhh se è buono è buono.

Finita la cena siam passati alla scelta del gioco, rimaniamo in tema messicano?
Noooo viriamo verso il lontano oriente.
Quindi apparecchiamo in tavolo uno dei nuovi titoli della Days of Wonder.

Yamatai

Gioco del 2017, di Bruno Chatala, per 2-4 giocatori. Ambientazione come da titolo orientale.
Il gioco è composto da un tabellone raffigurante un insieme di isole, carte obiettivo, carte ordine di turno, palazzi comuni edificabili e barche di diversi colori. 
Inoltre ogni giocatore ha a disposizioni dei palazzi del proprio colore. 

Lo scopo del gioco è piazzare le barche ottenute tramite le carte, o comprate nel proprio turno, per circondare le varie isole e costruire palazzi o ottenere token da vendere per acquisire nuove carte obiettivo.

In ogni turno vengono rivelate delle carte raffiguranti le barche che i giocatori potranno piazzare e, se presente sulla carta acquisita, eseguire un azione aggiuntiva. 
Particolarità delle carte è che hanno impresso un valore che determinerà la posizione nell'ordine di gioco del turno successivo. 
Ovviamente più la carta sarà potente e più tardi si giocherà nel turno seguente.

Il gioco scorre bene e si ci pesta i piedi abbastanza spesso, anche se non si può pensare la mossa successiva perchè è troppo dipendente da dove gli avversari piazzeranno le loro barche.

Le peculiarità del gioco sono sicuramente i materiali, come sempre per questa casa editrice e la meccanica nella costruzione dell'ordine di gioco.

In un ora e mezza in 4 abbiamo sbrigato la pratica Yamatai, lasciandoci la voglia di riprovarlo. 
A quel punto LadyCaffeina, che purtroppo la mattina dopo si doveva alzare alle 5.30, ci ha salutato ma noi abbiamo continuato a visitare il sol levante.

Honshu

Gioco edito in Italia da Playagame, di Kalle Malmioja, da 2 a 5 giocatori dalla durata contenuta di 30/40 minuti massimo.
Motore del gioco: le carte. 
Ogni giocatore inizia la partita con una carta territorio base sul tavolo e 6 carte in mano. 
Ad ogni turno si sceglie una carta tra le proprie e la si piazza al centro del tavolo. In base ai numeri raffigurati sulle carte in ordine decrescente ognuno ne sceglie una carta e la piazza in modo da ampliare il proprio territorio. 
Dopodiché si passano le carte alla propria destra e si effettua un altro turno.
Concluse le sei carte se ne pescano altre in egual numero e invertendo il verso si ripetono le meccaniche dei turni precedenti.
A fine partita si contano i punti ottenuti dalle carte, che rappresentano laghi, città, edifici per la produzione ed altri per il consumo di risorse.
Inoltre nella scatola son presenti degli obiettivi aggiuntivi che rendono ancora più accesa la battaglia a certi tipi di carte.

Come da indicazione riportata sulla scatola la partita è durata il tempo stimato, con un alto tasso di divertimento e una certa profondità. Quando si dice: "Minima spesa massima resa".
Veramente un bel titolo.

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